Divorare gli dei
Un'interpretazione della tragedia greca
Un'originale e suggestiva interpretazione dei capolavori del teatro greco da parte di un grande intellettuale del Novecento.
Area Varia
Categoria Discipline artistico musicali
Materia ARTE
Un'originale e suggestiva interpretazione dei capolavori del teatro greco, da parte di un grande intellettuale del Novecento, armato delle conoscenze che la sociologia, la psicologia, l'antropologia, la storia delle religioni forniscono. Con l'aggiunta di una funambolica abilità di reggere i fili dell'analogia. Gli accostamenti si succedono densi e vertiginosi: Prometeo, Beckett, le Baccanti, Lévi-Strauss, Sofocle, il teatro dell'assurdo in una serie di arbitrarietà apparenti, il cui valore d'uso si dimostra immediato. Dietro il grande canovaccio di regia c'è tutto Jan Kott, con i libri che ha letto e le idee che gli sono servite da stimolo; c'è Kott polacco con alle spalle incubi e tragedie in un contesto storico spesso determinato dalla presenza di un potere imperscrutabile; c'è soprattutto l'uomo di teatro portato a trasferire sulla scena i suggerimenti della pagina scritta e a lasciarsi guidare dalle sollecitazioni visive che la sua immaginazione gli suggerisce.