L'occhio e l'ombra
Sguardi sul ritratto in Occidente
All'origine del ritratto occidentale stanno due immagini, quella impressa dal volto di Cristo sul velo che gli tesero sul Calvario e quella dell'ombra del re lontano fatta tratteggiare dalla sposa innamorata. Azara ripercorre la storia del ritratto a partire dalla riproduzione del corpo nell'antichità mettendo in luce come queste origini leggendarie abbiano stimolato nei secoli la fantasia dell'artista.
Area Varia
Categoria Discipline artistico musicali
Materia ARTE
A chi non è mai capitato di guardare un ritratto senza sentirsene al tempo stesso osservato, studiato, giudicato? Le immagini dipinte non cessano tuttora di sorprenderci, di ammaliarci, di inquietarci: il loro sguardo dolente, fulgido o inquisitore sembra riflettere la nostra condizione di uomini, fare da specchio alle oscure profondità della nostra anima, spingendoci a interrogarci, a cercare in noi stessi le tracce di quella fugace emozione che la tela riesce a catturare e a trasmettere. Solo grazie ai ritratti possiamo tornare a guardare negli occhi gli uomini, più o meno celebri, del passato. Il misterioso luccichio del loro sguardo li rende vivi e presenti, quasi fossero sul punto di liberarsi delle odiose costrizioni della cornice e di trasformarsi, per una strana alchimia, in esseri in carne e ossa.
Dalle tavolette funerarie del Fayum ai capolavori di Rembrandt, di Vélazquez, di Picasso e di Bacon, il ritratto dischiude le porte di un mondo interiore nel quale ancora oggi vale la pena di avventurarsi e di immergersi, esibendo, attraverso la rappresentazione del corpo e dell'anima, il volto dell'umanità.
Dalle tavolette funerarie del Fayum ai capolavori di Rembrandt, di Vélazquez, di Picasso e di Bacon, il ritratto dischiude le porte di un mondo interiore nel quale ancora oggi vale la pena di avventurarsi e di immergersi, esibendo, attraverso la rappresentazione del corpo e dell'anima, il volto dell'umanità.