Microcosmo

Wrotizla, Vretslav, Presslaw, Bresslau e anche Vratislavia. E infine Breslau, nome germanico in vigore fino alla caduta del Terzo Reich, e Wroclaw, nome polacco assunto dopo il 1945. La storia di Breslavia è scandita dai cambiamenti del suo nome, più di cinquanta, che evocano invasioni nomadiche, insediamenti misti e conquiste militari. Il caleidoscopio etnico è stato la norma in una terra che divenne il grande asilo della comunità ebraica europea, lo scenario di stati nazionali inevitabilmente piccoli o deboli e di potenti imperi dinastici che si contendevano ritagli della sua geografia aperta. Nel XX secolo, poi, l'Europa centrale ebbe il triste onore di sottostare a una doppia razione di totalitarismo: tutte le nazionalità e tutti i gruppi sociali finirono così nel tritacarne dell'una o dell'altra parte.
Il modo migliore per raccontare la storia tutt'altro che semplice dell'Europa centrale, suggeriscono gli autori, è ritrarne una città che contiene la silloge concentrata di tutte le esperienze che hanno fatto dell'Europa centrale quello che è. Questo microcosmo è la città più importante della Slesia, è Wroclaw, Breslau, Vratislavia...