I burattini filosofi
Pasolini dalla letteratura al cinema
Area Varia
Categoria Discipline umanistiche
Materia LETTERATURA
Proviamo a collegare tutto ciò che Pier Paolo Pasolini ha scritto – poesie, romanzi, saggi –, tutte le immagini che lo riguardano – foto, ritratti, interviste –, tutti i suoi film. E pensiamo di trasformare questo insieme in un’unica, lunghissima pellicola, una specie di debordante audiovisivo in cui ogni scena, ogni immagine, ogni particolare acquista un significato che dipende dalla fine, dall’ultima inquadratura. In un ipotetico rewind ogni singolo fotogramma rivelerebbe qualcosa che era sfuggito, e che ora emerge perché si conosce la fine. Così, in una prosa giovanile che racconta un sogno si trovano gli echi delle Ceneri di Gramsci e poi, più compiutamente, del teatro dei burattini di Che cosa sono le nuvole?; nell’analisi critica intorno a Dante si intravedono le giustificazioni teoriche del passaggio dalla scrittura al mezzo audiovisivo; l’atto del mangiare nella Ricotta nasconde l’ossessione di essere mangiati in Uccellacci e uccellini; alcune scelte formali di Teorema trovano corrispondenza nella rappresentazione della sessualità dell’ultimo romanzo, Petrolio.
Tanti “cortometraggi” che ricompongono l’opera di Pasolini al pari di un unico, lungo film da guardare provando sempre lo stesso stupore, uno smisurato cinema della realtà.
Tanti “cortometraggi” che ricompongono l’opera di Pasolini al pari di un unico, lungo film da guardare provando sempre lo stesso stupore, uno smisurato cinema della realtà.