
Siamo spiacenti
Controstoria dell'editoria italiana attraverso i rifiuti
"Una gustosa controstoria dell'editoria italiana" Alessandro Zaccuri, Avvenire
"Libro deliziosissimo" Mario Baudino, La Stampa
"Un libro singolare" Paolo Mauri, la Repubblica
“Tantissimi esempi ... raccontati in dettaglio nel bel libro di Ferretti” Paolo Di Stefano, Corriere della sera
"Aneddoti, personaggi, gaffe strepitose, intuizioni miracolose" Corrado Augias, Le Storie - Diario italiano, Rai 3 18.10.2012
"Accurata e illuminante controstoria" Luciano Genta, Tuttolibri
Area Varia
Categoria Attualità
Materia SAGGISTICA

Una storia dei rifiuti editoriali in Italia che integra, corregge o contraddice la storia dei libri pubblicati. Una controstoria, dagli anni venti a oggi, che viene qui raccontata per la prima volta in modo organico, con riferimento particolare alla narrativa italiana contemporanea. Un percorso istruttivo e avventuroso, che si sviluppa attraverso notizie e testimonianze, riflessioni e aneddoti, con tante piccole e grandi scoperte: dalle rinunce preventive autocensorie nel Ventennio fascista, a una lunga serie di rifiuti espliciti o mascherati, con le più diverse motivazioni, letterarie o mercantili, ideologico-moralistiche o diplomatiche. Si delinea così un microcosmo animato e variegato di case editrici come Einaudi, Mondadori, Rizzoli, Bompiani, Adelphi, Garzanti, e di letterati-editori come Pavese, Vittorini, Calvino, Sereni, Gallo, Natalia Ginzburg, nel quale spiccano, accanto ai casi clamorosi del Gattopardo e di Guido Morselli, di Andrea Camilleri e di Susanna Tamaro, altre storie, ignote o meno note ma non meno significative. Mentre negli ultimi decenni i rifiuti tendono a ridursi progressivamente con la proliferazione di offerte, occasioni e sedi di pubblicazione per scrittori e scriventi esordienti o nuovi: lo scrittore inedito scompare, sostituito peraltro dallo scrittore che, se non ha successo, viene ben presto abbandonato.