STUDI DI STORIA MEDIOEVALE E DI DIPLOMATICA
Direzione
Giuliana Albini
Comitato Scientifico
Ross Balzaretti, Renate Burri, Marta Calleri, Cristina Carbonetti, Nadia Covini, Beatrice Del Bo, Jean‐Baptiste Delzant, Matteo Ferrari, Andrea Gamberini, Clelia Gattagrisi, Marina Gazzini, Paolo Grillo, Marta Luigina Mangini, Salvatore Marino, Liliana Martinelli, François Ménant, Hannes Obermair, Elisa Occhipinti, Roberto Perelli Cippo, Daniel Piñol Alabart, Andreas Rehberg, Antonella Rovere, Kirsi Salonen, Francesco Senatore, Marianna Spano, Francesca Tinti, Folco Vaglienti, Martin Wagendorfer
Comitato di Redazione
Francesco Bozzi, Elisabetta Canobbio, Marta Luigina Mangini (segretaria), Fabrizio Pagnoni.
https://riviste.unimi.it/index.php/SSMD/issue/archive
Area Varia
Categoria Discipline umanistiche
Materia STORIA MEDIEVALE - Varia
A più di quindici anni dalla stampa del volume 19 (2001) della prima serie riprende la pubblicazione annuale degli Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica. Una Nuova Serie, quindi, e una nuova veste editoriale, dal momento che si è scelto di farne una rivista on-line, con il supporto del Dipartimento di Studi Storici. Il progetto presenta elementi di continuità con il precedente, ma, insieme, di novità. La continuità è data innanzitutto dal sostegno offerto dal Dipartimento di Studi Storici, che è l’esito delle trasformazioni istituzionali degli Istituti di Storia Medievale e Moderna e di Paleografia e Diplomatica, confluiti poi nel Dipartimento di Scienze della Storia e della Documentazione Storica, fino alla costituzione dell’attuale Dipartimento. In linea con la tradizione è anche il taglio tematico, che si connota per la stretta interrelazione tra due aree disciplinari, distinte ma contermini: quella degli storici medievisti e quella dei paleografi, diplomatisti, codicologi, elemento ancora oggi alla base dell’impegno che ci si è assunti. Nel 1976, Giorgio Costamagna, Giuseppe Martini e Gigliola Soldi Rondinini, nel dare l’avvio agli Studi, in collaborazione con Maria Franca Baroni, così si esprimevano: «Nostro proposito è infatti raccogliere lavori che siano strettamente legati allo studio e all’utilizzazione di documenti editi e soprattutto inediti, prevalentemente dell’età medioevale, in tutte le possibili forme, dall’edizione integrale al commento diplomatistico, dall’individuazione degli uffici produttori di atti alla più ampia ricerca politica e sociale». È lo spirito con cui si riprende la pubblicazione, nella consapevolezza che nuovi filoni di indagine si sono via via aperti nelle ricerche medievistiche. Rimane il proposito di privilegiare gli studi nei quali sia dato spazio a fonti inedite o poco analizzate e interpretate nelle forme e con le modalità che ogni studioso riterrà più consoni alla sua sensibilità e al suo percorso di ricerca. Come nella prima serie degli Studi, sarà lasciato spazio ai lavori di giovani ricercatori, anche a ‘opere prime’, che potranno non presentare la sicurezza di lavori più maturi, ma che avranno la freschezza di quanti si apprestano a intraprendere nuove e ci si augura proficue indagini. Se dunque chiara è la volontà di mantenere viva una linea editoriale che in passato ha fatto degli Studi una voce importante della storiografia sull’età medievale, altrettanto sentita è l’ambizione di innestare su questa feconda tradizione alcuni elementi di novità. Il primo e più evidente è dato dalla natura digitale della pubblicazione, che risponde al nuovo contesto culturale e di comunicazione: la fruibilità open-access consente, infatti, un’ampia circolazione dei risultati degli studi e una condivisione dei progressi della ricerca. Ma l’innovazione, ci si augura, deriverà anche dall’apertura che gli Studi vogliono avere nei confronti dei più recenti indirizzi storiografici. Gli ultimi anni, infatti, sono stati ricchi di riflessioni metodologiche e di individuazione di nuovi filoni di indagine, che emergeranno certamente nei Saggi accolti nelle pagine degli Studi. Da questo punto di vista il lettore più attento non troverà difficoltà a identificare già in questo primo numero della Nuova Serie spunti e linee di ricerca originati da dibattiti di grande attualità. Ogni numero presenterà una sezione che si è voluto denominare Vetrina, perché servirà ad illustrare le attività di gruppi di lavoro, di progetti di ricerca, di convegni: uno strumento, insomma, per mettere in mostra iniziative significative e condividere le novità che si muovono nel mondo della ricerca sull’età medievale. L’uscita annuale degli Studi sarà accompagnata dalla pubblicazione dei Quaderni, che ospiteranno raccolte di saggi, monografie, edizioni di fonti, che richiedano spazi più ampi di quelli che gli Studi possono garantire. Nella progettazione della Nuova Serie si sono impegnati tutti i colleghi che hanno dato la loro disponibilità per il Comitato Scientifico: a tutti un ringraziamento. Particolarmente gravoso è stato il compito del Comitato di Redazione: Marta Mangini, insieme a Elisabetta Canobbio e Fabrizio Pagnoni, hanno svolto in modo davvero attento e professionale il lavoro editoriale e redazionale. Il primo numero della Nuova Serie esce con l’augurio che gli Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica possano avere, per un lungo periodo, uno spazio importante nelle pubblicazioni di area medievistica.