Un delitto misterioso compiuto in un museo, un enigma da sciogliere per un commissario un po' originale e molto simpatico, una nuova occasione per il suo giovane aiutante Billi di dargli una mano.
Un delitto inspiegabile, una giovane donna riversa su un'armatura con un pugnale conficcato nel petto, in un macabro abbraccio di morte. Uno strano custode, ambiguo e spaventato. Lo sguardo misterioso e malinconico della donna col cappello piumato, ritratto da un pittore fiammingo. Tanti indizi, difficili da ricostruire e da collegare. Alle prese con l'enigmatico caso c'è il commissario Pitto, paziente nel porre domande e nel raccogliere informazioni. Il commissario è un personaggio indimenticabile, proprio l'opposto del detective d'azione con la pistola in pugno: è tranquillo, affettuoso con la sorella Mariarosa, ama ascoltare musica araba e giocare al pallone, soprattutto con Billi, un giovane amico, ma anche un prezioso collaboratore d'indagine.
Dopo aver letto il libro...
Il testo offre la possibilità, attraverso un linguaggio semplice e una costruzione esemplare, di comprendere a fondo le tecniche e l'ingranaggio del racconto giallo e di cimentarsi con questo tipo di narrazione.
L'autore
Pier Mario Fasanotti, nato nel 1948, è giornalista e autore di romanzi e racconti polizieschi. Ha inventato diversi personaggi per i lettori più piccoli (il gatto Tetti Volanti, l'orso Bunga) e per i più grandi (il commissario Donati e, nel nostro caso, il commissario Pitto).
