L'illusione della filosofia
Ripercorrendo la storia della filosofia, dall'antica Grecia a Kierkegaard, la Hersch (1910-2000) affronta la questione della perdita dell'illusione filosofica.
Area Varia
Categoria Discipline umanistiche
Materia FILOSOFIA - Corsi
“Uscirà la filosofia dal vicolo cieco a cui è stata ridotta dalla perdita della sua illusione fondamentale?” È con una domanda che Jeanne Hersch conclude questo suo grande libro, pubblicato alla vigilia della guerra. Una domanda che non pretende di trovare risposte assolute o definitive poiché solo nella sua totale apertura, nel suo carattere di sfida incessante, risiede la natura più autentica della ricerca filosofica. È questa costitutiva mancanza, questo dialogo infinito che coinvolge l'esistenza nella sua totale interezza, questo puro esercizio di libertà che la filosofia sembra aver scordato: da Platone in poi, l'intera storia della filosofia si snoda come la storia di un'illusione fondamentale, quella di riuscire a possedere la propria verità. Un'illusione fatale, che fin dalle origini reca scritto in sé il proprio destino autodistruttivo e che con Kant, Kierkegaard e Nietzsche inizierà a essere svelata, per raggiungere con Jaspers lo scacco finale: come Narciso, di fronte allo specchio, la filosofia scorge il proprio volto e intravede in esso le cifre del proprio mistero.
Prefazione di Karl Jaspers
Introduzione di Nicola Abbagnano
Prefazione di Karl Jaspers
Introduzione di Nicola Abbagnano