«La prima edizione di Praxis ed empirismo di Giulio Preti esce nel 1957. [...] L'effetto immediato è quello del classico sasso nello stagno. Uno stagno intellettuale, in cui campeggiano alcune delle versioni familiari dell'ideologia italiana. Una qualche forma di idealismo o di spiritualismo, una variegata versione dello storicismo in cui ritroviamo un bel po' di marxismo ufficiale, e un pezzo di marxismo minoritario e, per dir così, ideologicamente devoto, esemplificato dal materialismo dialettico. L'effetto delle pagine di Preti e della sua proposta filosofica è dirompente. La controversia è intensa. Si tratta di una controversia che tocca, al tempo stesso, convinzioni e credenze filosofiche ereditate e pratiche discorsive proprie della funzione intellettuale nell'ambito di una cultura pubblica.» Dalla Prefazione di Salvatore Veca