“La riflessione sull’ethos democratico di uno dei più maturi e affermati filosofi italiani” Giancarlo Bosetti, "la Repubblica" 8/11/2011
"Uno dei più interessanti filosofi politici italiani di oggi propone l’idea innovativa di un pluralismo ‘riflessivo’". Sebastiano Maffettone, "Domenticale-Il Sole 24 ore"
Altrettanto irrilevante è parlare di “crisi” come di “trionfo” della democrazia: fra tutti i regimi, la democrazia è quello che si è mostrato più in grado di trasformarsi. Questo libro ne ripensa il profilo a fronte delle nuove sfide del XXI secolo e riflette su cosa differenzia una vera democrazia dalle sue imitazioni; su come la democrazia potrà funzionare in aggregati sovra-nazionali; sui nuovi poteri da distinguere e separare in società molto più complesse di quelle in cui fu pensata la tripartizione di potere legislativo, esecutivo e giudiziario; su come giustificare il pluralismo a chi vuole usare il voto democratico per ridurlo; e sul nesso di democrazia e apertura. Anche in riferimento a questo parametro vanno oggi ripensate destra e sinistra. Il neoliberismo da tre decenni vince perché ha spesso costretto la sinistra a rappresentare la chiusura. Ai tempi del New Deal era il contrario: la sinistra interpretava l’apertura al nuovo, e vinceva. Ciò dimostra quanto il rapporto con l’apertura sia essenziale per la democrazia. Comprenderlo è il primo passo per rilanciarla.